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L'Istituto Comprensivo n. 7 "Enzo Drago" ha aderito al progetto: "Latte nelle scuole", una campagna di educazione alimentare sul consumo di latte e prodotti lattiero caseari destinata ai bambini delle scuole primarie di età compresa tra i 6 gli 11 anni. 

Questa iniziativa intende sensibilizzare gli allievi e le allieve delle scuole primarie e le loro famiglie a incrementare il consumo di latte e prodotti derivati e per accrescere la consapevolezza dei benefici di una alimentazione varia ed equilibrata, in modo coerente con le più attente indicazioni nutrizionali.

Il Programma Latte nelle scuole, https://www.lattenellescuole.it/, è realizzato annualmente dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, in collaborazione con Unioncamere, alcune Camere di commercio italiane e il CREA – Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria. 

Attraverso degustazioni guidate di latte e prodotti lattiero caseari (yogurt e formaggi), l’iniziativa intende accompagnare i bambini  e le bambine della scuola primaria in un percorso di educazione alimentare, per insegnar loro ad inserire nell'alimentazione quotidiana questi prodotti, conservandone poi l’abitudine per tutta la vita.

Latte fresco, yogurt (anche delattosati) e formaggi vengono distribuiti gratuitamente ai bambini e alle bambine delle scuole aderenti al Programma, per far conoscere le loro caratteristiche nutrizionali e apprezzarne i sapori. E, naturalmente, per raccontare in quanti e quali modi possono essere gustati.

Come tutti gli alimenti, anche il latte e i suoi derivati devono essere inseriti all’interno di una dieta varia ed equilibrata, secondo precise modalità di consumo. Il latte è infatti una fonte preziosa di nutrienti perché è la prima fonte di calcio della dieta italiana, con un corredo di acqua, proteine di eccellente valore biologico, zuccheri e grassi in percentuale equilibrata, vitamine (soprattutto del gruppo B), e altri minerali tra cui potassio, fosforo e zinco.

È  un prodotto ad elevata “densità nutrizionale”, ma a bassa “densità energetica”. Eppure, proprio i consumi di questi importanti prodotti sono in continuo calo e nettamente al di sotto delle raccomandazioni scientificamente accreditate.

 

 

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