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Le classi seconde della scuola secondaria di Primo Grado della scuola “Enzo Drago”, giorno 16 maggio 2022, hanno realizzato una uscita didattica a Siracusa – TecnoParco Archimede – Ortigia.

 

 

 

la prima tappa dell'uscita didattica è stata il Parco archeologico della Neapolis, un'area naturale colma di reperti archeologici appartenenti a più epoche della storia siracusana. Per la quantità e la rilevanza dei suoi monumenti è considerata una delle zone archeologiche più importanti della Sicilia.

Il parco, situato nella circoscrizione della Neapolis di Siracusa è corrispondente ad una piccola parte dell'antico quartiere di Siracusa. Il teatro greco, l'anfiteatro romano, le latomie, l'orecchio di Dionisio, l'ara di Ierone, sono solo alcuni dei monumenti.

l'Anfiteatro romano di Siracusa è il primo monumento che si incontra entrando nel parco Neapolis ed è anche il più recente essendo stato realizzato durante la dominazione romana.

L’ Ara di Ierone una grande piattaforma rettangolare, si tratta dei resti il più grande altare in pietra del mondo greco. Questo altare era dedicato a Zeus.

Il Teatro greco è stato costruito a più riprese, a partire dal V sec. a.C. e sempre modificato e ampliato per far fronte alle nuove necessità cittadine. Probabilmente poteva contenere 12.000-14.000 spettatori.

 

 

 

Alle spalle invece una deliziosa fontana: il ninfeo e numerose grotte e nicchie scavate nella roccia. Le grotte sono in realtà di epoca successiva, cristiana ed erano delle tombe famigliari. I numerosi rettangoli scavati nella roccia servivano invece a contenere dei quadretti votivi, come era usanza nel mondo greco.

La latomia del paradiso. In realtà, in antico si trattava di tutt'altro. Ci troviamo infatti in una grande vallata artificiale, una cava di pietra scavata a 'forza di braccia' nel corso dei secoli e che è servita anche da prigione per migliaia di schiavi. Oggi invece è un angolo incantevole con una lussureggiante vegetazione di piante mediterranee (in primo luogo agrumi) ed esotiche (palme, ficus). Lungo i fianchi della vallata sono scavate varie grotte anch'esse artificiali. Tra queste la 'grotta dei cordari', oggi inaccessibile per ragioni statiche, che prende il nome dagli antichi artigiani che fino al secolo scorso vi si erano insediati. La più famosa è invece 'l'orecchio di Dionisio', una cavità artificiale, alta quasi 30 m e profonda una sessantina la cui forma esterna ricorda quella di un orecchio.

 

 

 

È legata ad una famosissima leggenda siracusana raccontata dal pittore Caravaggio. La grotta amplifica enormemente la voce. La leggenda vuole che il tiranno Dionisio facesse rinchiudere qui dentro i propri prigionieri, ben consapevole di questa particolarità acustica della grotta. Da un piccolo foro, poteva così ascoltare senza essere visto, i sussurri dei prigionieri. Se qualcuno diceva qualcosa di sconveniente o complottava, egli lo veniva a scoprire e lo faceva uccidere.

 

 

  

 

la seconda tappa ha previsto la visita al TecnoParco Archimede di circa 1700 mq, in cui si ammirano repliche e modelli in scala di strumenti e macchine del 3° secolo a. C. che mettono in evidenza i contributi tecnologici apportati da Archimede alla cultura scientifica e tecnica del tempo.

La struttura, immersa nel verde, si trova a Siracusa in Via Giuseppe Agnello 26, a circa 200 metri dall’ingresso del Teatro Greco.

 

 

Il Tecnoparco Archimede nasce nel 2008 da un’idea del prof. Antonino Vittorio e dalla volontà della sua famiglia di mettere in atto una struttura che ricordasse e onorasse il grande personaggio siracusano. La costruzione delle macchine fu affidata a maestranze locali su disegni e schemi sviluppati dall’arch. Cinzia Vittorio attraverso indicazioni lasciateci da antichi scienziati e meccanici del periodo ellenistico - romano come pure seguendo le ricostruzioni fatte da Leonardo ed altri ingegneri vissuti fra il XV e il XVII secolo.

 

l Parco è diviso in aree tematiche: la prima area è quella delle macchine semplici, all’interno della quale si possono ammirare esempi di leve e applicazioni connesse al vantaggio meccanico, come paranchi e argani. Segue un’area che illustra il percorso evolutivo di catapulte e balliste fra V e III sec. a.C.

Si tratta di ricostruzioni di macchine da guerra a grandezza naturale inventate o potenziate da Archimede per difendere la città di Siracusa durante l’assedio Romano nel III sec. a. C. Nella sezione macchine da sollevamento vengono evidenziati gli usi e la classificazione di tali macchine in periodo ellenico ed in periodo ellenistico. Si possono ammirare Mekane, Trispastos, Gru e Mani ferree.

Nell’area dedicata all’idrostatica ed all’idraulica si trovano Vasi comunicanti, Sifoni, La vite di Archimede, Pompe Ctesibie, Livella, Pompe di livello, Corobate.

 

Ultima tappa l’isola di Ortigia ricca di Palazzi, cortili, chiese,  conventi, templi, castelli e fontane, costruiti in pietra bianca.

Fin dai tempi più antichi, l’isola venne considerata un luogo adatto agli insediamenti in quanto ricca di sorgenti, come la Fonte Aretusa. In questa fonte, che si trova a pochi metri dal mare, cresce un papireto spontaneo.

Piazza Duomo, dove palazzi barocchi dalle pareti chiare si affacciano su una strada bianca lastricata, dando al visitatore la sensazione di essere immerso in un quadro di luce e armonia. Tra i palazzi troneggia il maestoso Duomo, costruito in stile tardo barocco sui resti dell’antico Tempio di Atena.

 

Il duomo è sicuramente un luogo da non perdere, con i suoi 2400 anni di storia rappresenta un gioiello architettonico nel cuore di Ortigia. Il suo stile è all'esterno principalmente barocco e rococò. La sua struttura interna è composta in diverse navate e cappelle, le quali hanno uno stile classico e decorato, tipico del barocco anch'esso.

 

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