Prevenzione ed Attività contro il Diabete

Il giorno 14 Febbraio nei locali della palestra Principe di Piemonte, in presenza degli alunni delle seconde e terze classi della scuola secondaria di primo grado della Enzo Drago, si è tenuta una interessante conferenza sulla tematica del Diabete di tipo 1 in età pediatrica, patrocinata dall’InternationalAssociation of Lions Club diMessina Host.

Dopo i saluti del Dottore Morabito, presidente del Lions Club di Messina Host e della dirigente scolastica Giusi Scolaro, hanno preso la parola i relatori: dottore Burrafatoe  dottoressaAltadonna che hanno sottolineato l’importanza della divulgazione nella scuola, della prevenzione e dell’attività contro il diabete di tipo mellito.

L’intervento della dottoressa Ventrice, diabetologa, ha evidenziato le  cause cliniche dell’insorgenza di questa malattia, dovuta ad un insieme di fattori che riguardano la genetica, l’ambiente e l’immunologia, infatti, aduna predisposizione genetica di base, si unisce, uno stimolo immunologico che, con il passare del tempo, porta alla distruzione delle cellule beta del pancreas, quando la percentuale di cellule beta perse arriva all’80%, ci si ritrova di fronte al diabete mellito di forma 1. Fra i sintomi e segni clinici si riscontrano poliuria, polidipsia, polifagia paradossalmente, il piccolo paziente mangia molto, ma dimagrisce; spesso il sintomo di esordio è costituito dalla chetoacidosi diabetica.

La diabetologa, ha relazionato sull’importanza della terapia che si avvale solitamente di esercizio fisico, dieta a basso contenuto calorico e monitoraggio soprattutto dell’apporto di glucosio, dicendo che l’insulina utilizzata per il trattamento può essere somministrata per via sottocutanea o con infusore, avviando il rilascio prima dei pasti. A questo punto è intervenuta la psicologa, la dottoressa Pecoraro che ha trattato gli aspetti psicologici piuttosto complessi ai quali sono sottoposti i pazienti che scoprono di essere affetti da tale malattia, spesso infatti, il rifiuto di tale situazione crea disagi nella sfera affettivo-relazionale.Dunque una approfondita conoscenza della malattia può anche in campo scolastico aiutare ad una completa integrazione dell’alunno tra i suoi pari.

Al termine della conferenza, il dirigente scolastico, ha sentitamente ringraziato i relatori che con grande professionalità e competenza hanno saputo porgere agli alunni presenti in modo chiaro, le problematiche di carattere clinico e psicologico che questa subdola malattia provoca.

Prof.ssa Giovanna Grioli